lunedì 3 marzo 2008

POESIA



Natura



Guardo il cielo, appena solcato da gabbiani senza rotta,

Guardo il mare, la sua schiuma e le onde cavalcanti l’infinito,

Guardo i fiumi, i laghi, senza abbandonare il limite terreno delle cose,

Guardo te natura, madre premurosa che elargisci ricchezza e vita.

Dono prezioso e sacro, immagine e sostegno per il popolo della terra,

nel tuo grembo avvolgiamo i nostri sogni, disperdendoli al vento,

nel momento in cui ritorniamo a te, nudi e pieni di speranza.

Il miracolo che ci accoglie dalla nascita in poi è fonte di vita,

nel tuo ricco splendore la grandezza di Dio nostro padre.

Terra che pulsa, che risveglia e alimenta, che affascina

Terra insieme di luoghi e civiltà, di pace e povertà,

di Angeli senza tempo e di madri senza sorriso.

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