venerdì 4 novembre 2011

Un senso

La mente oscura anche i sogni,

come ruvida stoffa posta sull'anima.

Anche i gesti si privano di paure

tra le dune isolate morse dal tramonto..

Fioca è la luce dell'anima

nei brandelli muti di speranza.

Mutante essere, orfano di gioie e feste,

come torcia annegata nell'ultimo stagno..

Taccio, il mio anelito sanguina

in profumi speziati di collera.

Come vento dissimulo lo sforzo,

agitando fantasmi e nasi infiniti.

Ancora immagino istanti e falò,

nell'estate della vita senza più luoghi.

La forza del sentimento improvvisa

un senso e l'ombra del futuro.