sabato 22 agosto 2015

Maree


Quando le mie mani

saranno artigli senza voce

e il mio respiro affannoso

non mi farà godere più

dell'aria, dei passi mattutini..

allora ti chiederò aiuto,

di mille carezze sul volto

e baci scanditi dai tuoi sussurri.

Segni gremiti di pace

e albe colorate di silenzi

sapranno addolcire le parole,

gli sguardi migreranno felici

verso orizzonti assoluti,

di rare e perduranti maree.



2 commenti:

AttiFede ha detto...

Grazie per questa bellissima poesia, dove i sensi fluttuano come le onde del mare. Io stavo per "affogare" ... Poi mi sono salvata ... Per un soffio!
Grazie!

salvo ha detto...

Grazie Federica, le parole sono stupendi ricordi quando si posano dolcemente tra le pieghe dell'anima.