sabato 15 marzo 2008

Poesia


Clessidra


Incateno le ore alla clessidra del tempo
osservando ancora il cielo fermo sui nostri passi,
e le nuvole che stanche sfumano le nostre illusioni.
Tutto si allontana, in una pace mistica e onnivora
il desiderio di tè muta le mie paure e l'ansia
e la luce come bagliore acceca la mia sete nel mattino.
Quale nube può isolarmi dal mio destino?
Sogno o materia che alternano la sostanza
nel divenire nostalgico dei momenti a me cari.
Il mio ego è sospeso nel tempo, cangiante e vero
sul baluardo della vita eretto e insostenibile
come traccia nel vento assordante che si diffonde.
Lungo le strade angosciate dalle auto e dai passanti.
sospiro ancora nel vederti dinnanzi a me, solitaria,
in teneri gesti che odorano di vecchie essenze.
Sulle scale di pietra ho congelato fiumi di parole,
ho sgranato i lunghi momenti di indissolutezza
offrendo petali di sorrisi al volto della tua anima.

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