Nel giorno che muore sovrastando le illusioni,
anch’io sospiro ingoiando rigurgiti di amarezza:
è desolata la mia anima senza bagliori e speranze.
Occupo pensieri vuoti, come nuvole sterili di pianto,
mentre ricordo ancora il sapore dei tuoi sguardi vivi,
il calore dei baci che adesso svaniscono sfiorandomi.
Siedo esanime aspettando il momento di fuggire,
di scandire i sogni per riporli nel libro dei rimpianti,
fingendo che la coscienza abbia ancora un risveglio.
Le tue parole solcano come lame gelate il mio cuore,
e cado attonito senza conoscere le mie colpe,
nel grido soffocato che frantuma questa esistenza.
Ricorderò sempre la tua antica voglia di appartenermi,
il soffio di vita che destava in te ogni mio desiderio,
e silenti e ricche fontane grondanti di sentimento.
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