Ho ascoltato il suono del vento,
senza disperdere molti sussurri,
ho asciugato quelle mie lacrime,
con il lenzuolo della tua anima,
ho pregato nel dolore del dopo,
bisbigliato ricordi nel silenzio,
Ho sceso le scale della memoria,
per riappropriarmi di ninne nanne,
preso per mano nel solco dei padri,
per non disperdere la luce dell’infanzia,
adesso è flebile ogni forza ,
negli occhi svanisce il domani,
sento il rumore dei tuoi passi,
la voce calda sfiora il mattino,
le campane ritmano i rintocchi,
con i vecchi intenti alla noia,
consumo lo spazio dei sentimenti,
sospirando un ultimo saluto.
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