Oltre lo sguardo bianche dune,
posate sul crinale del futuro,
sul mare indorato dai ricordi.
Nel lungo corridoio dell’anima,
sei luce e risveglio d’amore,
flessibile sagoma di eleganza.
Sul muro dei passi abbandonati,
sei musica lieve del nostro canto,
danza e voce nell’incantesimo.
Corro nel destino nudo di vita,
assiepato sul margine dei colli,
riflesso indistinto dell’eterno.
Alla sera i minuti sono luce,
immergo nell’aria i miei sogni,
per sentire il fiato delle stelle.
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