Occhi immobili,
distorti riflessi di te
che ondeggi tra i miei pensieri,
le onde scavalcano
il mio senso d’infinito
e giorno dopo giorno
colmano vuoti di memoria.
Aspetto la pioggia
per riprovare riti caduti,
arenarie lingue di vita
tra soffi di camini nel vento.
domenica 30 agosto 2009
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