martedì 17 novembre 2020

Riverberi

Una ad una le illusioni
si posano sul pianto della vita,
all'alba dei ricordi
quando l'aria rimugina di pace
e il suo volo sfigura i giorni.
Ogni silenzio
colora mattini frastagliati di luce,
quando la gioia  sommerge ogni voce,
e il nuovo canto sfuma
negli anfratti del rimpianto.
È tempo di attesa tra
intonazioni e frasi inutili
quando il calpestio dell'antica piazza
risuona di interminabili parole.
È scritto ogni passo
anche nei ciottoli luminosi
che rivestono i pensieri,
le nostre abitudini e i sogni
svolazzanti nel vuoto.

martedì 11 agosto 2020

Nuvole di silenzio

Sono nuvole di silenzio
le tue mani riverse sul grembo
mentre l'aria scaglia figure
in dissennate striature di luce,
Il volto, stanco di sguardi
ama perdersi tra fauci di parole
rinverdirne le gesta nel tempo
sospirante di note, di musiche
vecchie di ritorni.....
Nel calesse dei giochi
rivederti è sublime, tra fuochi
e sollazzanti mattine colorate
Arretro ancora nei passi, su
palme sfavillanti di verde
occhi nei tuoi occhi, luce viva
in pupille calpestate da sogni.

lunedì 20 luglio 2020

Le parole

Le parole insistono
una sull'altra, incatenate
incalzano l'aria e i silenzi,
tra girovaghe corde di pensiero
sono testimoni e segni
travalicano la materia
per disegnare luci.

domenica 5 luglio 2020

Sussurri

Sospingo le nuvole
perché il sole possa
raggiungerti ancora,
mentre scruto i papaveri
chinati al suolo arido
sussurrare richieste...
abbracciarsi senza vita,
le immagini rincorrono l'ansia
appena il tempo avvicina
le sorgenti del pianto.
Corre il vento sui binari
gemendo furioso e ostile
nei vicoli bui dei tuoi silenzi,
la sterile materia si contorce
grida nella bruciante calura,
solitario, immergo le ore
nella clessidra dei rimpianti
tra sguardi infiniti e iris,
rubando orizzonti di pace
e docili trecce a vecchie bambole.

giovedì 18 giugno 2020

E' ancora sera

E' ancora sera, adesso
riesplosa col suo cielo
mutevole anima sepolta,
assopita  scure di vetro
tra faretre cariche di sogni.
Non rinchiudere il suo volo
tra ali di farfalle vermiglie,
pullulante schiera, emozione
figure tumefatte, di inondate
valli e di corde tese al supplizio.
Calerò nel vaglio del ricordo
a disserrare catene del tempo,
avvinghiato orto, al calpestio
del fuoco che dilania orme.



martedì 9 giugno 2020

Parole salmastre

Parole salmastre, accartocciate
a cieli ubriachi di illusioni,
luoghi senza orme , inviolate lune
sguardi ossessivi tra dune affollate.
L'aria prolifera di gemiti, contorte simbiosi
colorano vuoti di sabbia e coralli,
Sfioro quel buio, incatenato al rimorso
senza prole, tra file di figure indistinte,
assopite nel vespro del ricordo.
Umide soglie di rugiada, risplendono
nelle albe affannate di silenzi...
coscienze lacrimano suoni e verità.
Mi attardo su fiumi di vane rincorse
inconsapevole, anche sulle tue strade
curve nel delirio di un ascolto improbabile.




lunedì 8 giugno 2020

L'abbraccio (a Gianni Greco)


Ogni cielo in te mi parla di luce
dei tuoi silenzi, di case senza volti
mute nei vicoli arroccati,
Il declinare del giorno è sera che
lentamente sfigura il presente
gli sguardi, il mare lontano
dissimula i ricordi del mattino.
L' abbraccio ha i nostri rimpianti
di suoni millenari e vecchi canti,
ha il profumo della tua pipa, le carezze
che sfiorano ogni solitudine.
Sento ancora il sapore del tempo
imprigionato nelle stanze,
sulle pareti, una dopo l'altra..oltre,
è una storia dentro ogni coscienza ,
si ripete incessantemente,
ribatte la tela senza perdersi ,
mentre il fuoco del camino
lentamente ci invade...sfumando
ogni certezza della vita in un istante

Salmo di lode

Signore, ti voglio lodare per la tua invincibile e sfolgorante luce, per la maestosità del tuo essere figlio di Dio e roccia su cui è fondata la tua chiesa. Padre, ti voglio lodare per essere santo e vincitore sulla morte, per aver lavato i nostri peccati con il tuo prezioso sangue, per custodire come scrigno inviolabile i nostri cuori nella fede, per donarci speranza e abbondanza nella lode alla gloria di Cristo Gesù. Ti voglio lodare per la grazia, che con ricchezza d'amore tu diffondi su di noi, per il seme di giustizia che attraverso il potere di Dio tu hai chiuso e sigillato come armatura vincente su Satana e su ogni spirito nemico. Tu Signore sei il leone della tribù di Giuda, il Re de Re, io mi inchino ai tuoi piedi per essere pronto a godere del privilegio della tua luce, ti chiedo di mostrare il tuo volto nella solitudine e nella miseria della mia condizione umana. Signore, voglio lodarti per la sublime parola, che mi da sollievo nelle afflizioni e nei momenti di dolore, ti voglio lodare e innalzare al di sopra di ogni cosa perché è così che il padre ti ha stabilito alla sua destra, eterno baluardo che diventerà lo sposo amato e promesso della sua chiesa nel regno di Dio. Signore e padre santo, ti voglio lodare perché ogni cosa è possibile nel tuo nome e qualunque cosa sottoposta a te riceve potenza e significato per la nostra vita. Padre immortale, voglio lodarti per ogni giorno che posso vivere alla tua presenza, perché nello spirito santo, il consolatore, tu hai dato conforto e ristoro a chiunque dei tuoi figli è venuto a te oppresso e sconfortato. Tu hai dato senso a ogni istante di vita che sembrava inutile, hai dimorato in me durante le mie cadute e i miei giorni terribili, sei segno indelebile della potenza di Dio che cresce a dismisura per la sua gloria e per noi figli salvati dal peccato. Signore, voglio lodarti perché tu sei il Dio delle cose impossibili, dei giovani e degli anziani, dei poveri e dei disperati. Signore, tu hai alzato la tua mano destra come castigo quando il tuo popolo ha adorato degli idoli, ma hai perdonato il tuo popolo nel giorno che è ritornato a te con ravvedimento e umiltà. Signore, voglio lodarti con la mia bocca fino a che ogni muscolo della mia faccia si consumerà nella senescenza, fino a che ogni sorso di vita tu mi lascerai assaporare nella tua gloria. Voglio lodarti Padre, nel buio della sera, mentre la mia anima si chiude per non disperdere i bagliori della tua grazia, fino al punto di udire la tua voce nel mio cuore assopito nel caldo abbraccio del tuo amore. Voglio ringraziarti padre perché nell'amore ci hai riscattato , nell'amore ci hai ammaestrati e resi più credenti, nell'amore tu costruirai la nuova Gerusalemme. Alleluia!

venerdì 29 maggio 2020

La tua luce (a Sergio Mirante)

L'aria inchiodata di cuori
di colori senza tempo
mentre le coscienze sfigurate
mutano pensieri e volti senza gioia,
la luce paziente volge tenace
sulle assolate spiagge ubriache di te,
le ombre nascoste riemergono.
sono sorprese nei segni di luce.
Quante sono le ore assopite?
quanti i pomeriggi di sole
tra sguardi e scrosci di attesa?
le dune alzano anche le orme
e le palme giallastre dei lidi
giorno dopo giorno, svaniscono
non c'è più la gioia dei tuoi silenzi
dei canti solitari spenti nell'autunno,
nessun solco resisterà, solo in te
voli di aironi migreranno felici,
albe infuocate avranno sete
dei tuoi sorrisi millenari.

martedì 26 maggio 2020

Parlami poeta (a mio padre)

Parlami poeta, delle tue lune incatenate
del mare orfano di parole, delle lampare
Parlami poeta di barche e sciabiche lontane
di risacche nel mattino umido di salsedine
Parlami poeta, di rime colorate d'azzurro
e di ricciole stanche ma gonfie di luce
Parlami poeta dei tuoi silenzi
delle donne operose dei tuoi versi
Parlami poeta delle cose perdute
rimaste ancora lì sulla " ntinna"della vita
Parlami poeta dei nastri lucenti
che la tua penna trasporta lontano
Parlami poeta di giochi innocenti
lasciati a rimpiangere la tua giovinezza
Parlami poeta, del paese senza più sguardi
dove lasciasti "vancali"neri di miseria
Parlami poeta dei tuoi sogni sfigurati
arrembanti di ricordi inviolabili
Parlami sempre di orizzonti di pace
che incendiasti di strofe e di luce
Parlami poeta della tua solitudine
appesa alla tela orfana del tempo
Parlami poeta di lei nelle albe dorate
dei tuoi passi liberi sulle ali dei gabbiani
Parlami poeta delle parole non scritte
dei volti dimenticati nell'ultimo saluto.
Parlami ancora, tra i ciottoli dell'anima
sotto i cieli ruvidi fasciati d' innocenza

sabato 23 maggio 2020

L'età senza luce

Le mani arrivano sui crinali
dove l'età non ha più luce
e gli occhi invadono le stelle..
Scelgo interminabili parole
per colorare i tuoi silenzi
fuggiaschi di ombre e lune sopite.
Gli orizzonti sfumano le ansie
mentre l'aria arrembante di volti
custodisce nei vicoli ogni pace....
Oggi il tormento ha i tuoi sorrisi
il profumo dei tuoi passi lenti
delle pietre inviolate cariche di sogni.
I palpiti muteranno in calici vellutati
e il tuo sperare ti vedrà madre
perduta ancora tra rimpianti e canti.

mercoledì 20 maggio 2020

È mattino

È mattino sui volti indelebili
sui prati orfani di rugiada
sui tetti assetati di luce
È mattino sulle nostre illusioni
che sfavillano coscienze mute
vuoti di paura e diffidenze
È mattino sul riverbero antico
di amarene mature e timidi aironi
fremiti e tramonti liberi da sogni
È mattino assonnato di cantilene
di luci appoggiate ai sorrisi
di amori stanchi nel ritrovarsi
È mattino per i sopravvissuti
logori di indifferenza e di pioggia
affannati nella loro irriverenza
È mattino sui busti desolati
lucidi di gioie effimere
di concave sonorità nell'esistenza
È mattino sulla foce del fiume
scavato di piene audaci e di grida
di voci ridondanti nel silenzio.

Fermerò il tempo ( a Ezio Bosso)

Sui tasti e tra le corde
la tua luce, le sensazioni
del tempo che tu arrestavi
con la voce dell'anima....
Nel tuo ritmo esplosivo,
il sogno, già quello, velato di parole
con l'inganno che la magia
della musica riesce a sobillare.
Fermavi le note, ancora un po' ..
una ad una per non sentirne il fragore,
di un tumultuoso pianto
con le ruvide scale del tuo piano
ancora umide di fatica e sorrisi...
La luce affiora dietro il tuo sguardo,
è flebile come l'alba d'inverno
senza gioia quando si posa
e sfiora il risveglio dalle paure...
Quanti silenzi hai immaginato
laddove le pause non erano
abbastanza cariche di attesa?
Quanti vuoti adesso
dove i sensi disperdono
le loro virtù infinite e
la goccia è eterna come
Il sorriso del tuo ultimo spartito.