Scoprirò dai solchi
dei tuoi sguardi
le mille sonorità dell’amore,
come impavido osservatore
di luce e destini,
nelle misere stanze
della vita che scorre contorta
scorgerò sciami di passione,
tenderò l’orecchio al vento
per annusarvi colonne d’incenso.
Nel sibilo costante del mio cuore
il suono dei giorni
muta il distacco, sfumando il respiro
ormai estinto al mio udito.
Rinnoverò promesse, tormenti
l’alba sventrata di luce e calore
sussurra interminabili note di canti,
di favole arabe ancora chiuse
nello scrigno dei ricordi.
martedì 2 marzo 2010
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