La mente oscura anche i sogni,
come ruvida stoffa posta sull'anima.
Anche i gesti si privano di paure
tra le dune isolate morse dal tramonto..
Fioca è la luce dell'anima
nei brandelli muti di speranza.
Mutante essere, orfano di gioie e feste,
come torcia annegata nell'ultimo stagno..
Taccio, il mio anelito sanguina
in profumi speziati di collera.
Come vento dissimulo lo sforzo,
agitando fantasmi e nasi infiniti.
Ancora immagino istanti e falò,
nell'estate della vita senza più luoghi.
La forza del sentimento improvvisa
un senso e l'ombra del futuro.
venerdì 4 novembre 2011
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