Vorrei fermare le ore,
in passi di piombo
sul cemento freddo di materia,
vorrei illudere ogni pensiero
con gesti caldi di carezze,
prati supini al soffio del maestrale,
vorrei spegnere ogni luce
nelle fortezze celate dell’anima
rinvigorendo tormentati silenzi.
Vorrei sognare ancora
e scolpire su ogni parete
scene di indifese verità,
vorrei pedinare il cielo
sollevando sciami d’ innocenza
pronta a ghermire i passanti.
Vorrei contare le tue rughe
e sfiorarle in un letto di emozioni
come fili di seta nel vento.
lunedì 2 novembre 2009
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