Il mio passo è stanco,
preda di millenarie storie,
di contorni mai esplorati.
Assaporo il vento dei tuoi sguardi,
preservati nel destino comune,
capaci di solcare i miei sentimenti.
Le unghie raccolte e imprecanti,
in una tenera preghiera,
un volto, cento antiche abitudini.
Mani che sfiorano le ali della vita,
intimorite e tremule al perdono,
luci senza tempo sull'altare dell'anima.
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