martedì 1 luglio 2008

Perdono

Il mio passo è stanco,

preda di millenarie storie,

di contorni mai esplorati.

Assaporo il vento dei tuoi sguardi,

preservati nel destino comune,

capaci di solcare i miei sentimenti.

Le unghie raccolte e imprecanti,

in una tenera preghiera,

un volto, cento antiche abitudini.

Mani che sfiorano le ali della vita,

intimorite e tremule al perdono,

luci senza tempo sull'altare dell'anima.

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