Ho lenti sussurri,
sulla mia pelle
lune di notti stellate,
imbuti di suoni
che avvolgono l’anima.
Nella immobile quiete,
il greve girovagare
di gocce di sangue
nude e fragorose,
indistinte stille
sul tragitto del tempo.
Si ferma il coraggio,
di rispettose madri,
di figli esanimi all’alba
trafitti nell’ultimo respiro.
L’inganno assapora
vecchie storie,
tormentati ritmi di pace,
passi e condanne
senza seme di perdono.
Ancora una volta,
s’illude il pensiero, rimosso
nel dolore di gesti
incontrollabili e inutili,
tra sussurri e pianti.
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