mercoledì 16 settembre 2009

Nelle righe dei giorni.

Scavo nelle righe dei giorni,

a illudermi che sia tutto vano:

il tuo ritorno, le mie lacrime..

aspetto che il sorriso dei tuoi passi

colori di rosa il respiro del tempo,

e la chiarezza della tua pelle

diffonda giardini di magnolie.

Al rinnovato gaudio dell’anima

mi attardo furente sui gradini erosi,

sulle perpetuanti note di sale,

sui vessilli incompiuti e stanchi

di brandelli muti di coscienza.

Immagino specchi di solitudine,

nell’effimero ricordo dei tuoi silenzi,

ombre fuggiasche di celati rancori

e viottoli offuscati di miserie.

Nel trasparente nulla sorreggo il pensiero

tra flutti di identità e soffuse caligini,

tutto è iniquo, forsennato malessere..

indistricabile rovo di quiescenza.

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