Risalgo le ombre del molo
per affacciarmi al tramonto,
un volo dopo un altro
a sfiorare il senso di infinito.
Il filotto di passi e desideri
è racchiuso in ciottoli di speranza,
lontani da fantasmi di corallo,
arabeschi memorie di suoni.
Ora il vento rinnova i sogni,
struggenti calici di suggestioni
e innocenti calendule flessuose
nel reliquario ignorato del presente.
L’Ultimo lembo di coscienza
irradierà l’anima di vita,
annuncerà opalescenti segni:
mistiche folgorazioni di pace.
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