Sul mattino invisibile
i silenzi scoprono
contorni e limiti,
il girovagare eterno
del mio spirito
annienta distanze,
luoghi e colpe,
trambusto affievolito
di paure e volgarità.
Nulla mi distoglie,
da attimi curvi
sul ventre dell’irreale,
come istanti e
fondi d’ esistenza
riassaporati nel
perpetuarsi dell’ombra,
inclini sguardi
al desiderio svanito
di altre felicità.
sabato 22 novembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento