Nel giorno che muore,
sovrastando vuoti,
soffio amarezza.
Tra bagliori vivi,
nuvole di pianto,
siedo esanime.
Frantumo i sogni,
per riporli ora,
nel tuo spento sguardo.
La parola solca,
ogni mio gemito,
coscienza e colpa.
Cado attonito,
desolata vanga,
onda e deserto.
Sul ventre rigonfio,
il peso dei giorni,
grondanti di luce.
Nel buio tormento,
una goccia si posa,
scavando l'anima.
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