lunedì 22 settembre 2008

Sila

Ho ascoltato a lungo il vento,

tra pini e sagome infinite,

sollevando lo sguardo nell'azzurro.

Salgo il muro oltre le verdi felci,

che nascondono vita e profumi,

sfondi cari di luoghi millenari.

Nel salto a valle corre il fiume,

allo sguardo la mia anima spazia,

si libra come spirito proteso.

Sul Gariglione i miei passi stanchi,

sfidano il vento affievolendo

ogni coraggio , le certezze vinte.

La Sila mi affascina, sorprende,

con i colori, sfavillante sogno,

fonte di pace e di orizzonti.

Nel brusio del crepuscolo, faggi

ammantati di neve e silenzio,

a colorare ogni infinito.

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